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sabato 23 giugno 2012

FIL ROUGE

Il    radicchio






Adoro il radicchio e, grazie a R. Spangaro, sono venuta a conoscenza di tante belle notizie su questa favolosa insalata nelle sue diverse varietà, che aggiunge un tocco raffinato in cucina ed è ricca di principi salutari.

Soprattutto quando la stagione offre solo ortaggi a tinte chiare, il radicchio porta in tavola con la sua forma floreale e le inconfondibili sfumature rosate, una bellissima nota di colore.

Il radicchio è uno dei prodotti più apprezzati da noi italiani.

Il radicchio, o cicoria rossa, appartiene alla specie botanica Cichrium Intybus Sylvestre , famiglia delle composite.
Come tutte le cicorie è una pianta erbacea rustica e resistente. 
Si semina in estate ma si raccoglie dall'inizio di autunno a fine inverno (soprattutto in Veneto) .
E' originaria  dell'Europa e dell'Asia ed è apprezzata in cucina fin dall'antichità.

Oggi le varietà sono numerose, tutte derivati da un unico progenitore selvatico attraverso ibridazioni spontanee o selezione:


Radicchio variegato



Originario di Castelfranco Veneto, è definito fiore d'inverno per il cartteristico aspetto di rosa sbocciata.


Nella seghettatura del bordo delle foglie e nel colore giallo crema prodotto dall'imbianchimento richiama la scarola, da cui in parte deriva.


Come gustarlo:
Più dolce e garbato del trevisano, è perfetto a crudo, a striscioline o a foglia intera, come base per saltati o julienne. Ma si presta anche a cotture brevi che ne conservano i nutrienti e la delicatezza.




Radicchio tondo rosso o di Chioggia



Questo tipo di radicchio ha forma globosa, compatta, colore rosso e venature bianche.
E' il più diffuso ed economico, disponibile quasi tutto l'anno, e copre più metà della produzione.


Ha sapore fresco, dolce con una punta di amaro.


Come gustarlo:
Ottimo crudo, magari accompagnato da formaggi caprini, pera, aceto balsamico o aggiunto all'ultimo minuto  a zuppe vellutate.
Recentissimo il suo impiego per produrre l'originale birra denominata Rossa di Chioggia.




Radicchio rosso tardivo




E' il radicchio rosso di Treviso in versione tardiva, noto localmente come "radicio spadon" per la tipica forma lanceolata delle foglie, rosso vino dalle punte arcuate.


E' più pregiato del precoce, si raccoglie almeno dopo due brinate, da dicembre fino a metà marzo, sottoponendolo poi a imbianchimento per ottenere la forma allungata e la costolatura bianca.


Come gustarlo:
Piacevolmente amaro è da gustare nel celebre risotto, per accompagnare formaggi stagionati,marinato con vino, aceto e limone, o  nelle confetture.




Il radicchio semilungo rosso




Viene prodotto nella provincia di Verona, Vicenza e Padova.


Presenta foglie di colore rosso scuro, tondeggianti e con margine lineare, riunite a formare un calice.


Come gustarlo: 
Come tutti i radicchi è poliedrico in cucina.
Da provare a crudo sulla pizza o, in umido, con i fagioli di Lamon.


Sempre vincente poi il contrasto con il dolce della zucca o della polenta.


Buono nel tradizionale sorbetto Radicchio e Amarone






Radicchio lungo rosso precoce




Compatto  e con foglie sottili e avvolgenti, il radicchio di Treviso precoce e disponibile sul mercato già da settembre.


Come il tardivo, esprime appieno la cultura rurale del trevigiano, interessando oggi anche le provincie di Padova e Venezia, inclusa l'Oasi del  Parco del Sile.


Come gustarlo:
Leggermente amare e mediamente croccanti, le foglie si usano come cruditè, sotto forma di salsa, ripieno con composti cremosi a mo' di barchetta, o gratinate.
Deliziose stufate con uvetta e pinoli oppure saltate con scalogno e vino rosso. 





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