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domenica 16 dicembre 2012

ALLEGRE BOLLICINE.....

Il brindisi: un rito secolare!!!!

Quando si parla di "bollicine" italiane, ci fa presente nel suo articolo G. Zanatta, il confronto con i francesi arriva puntuale.

Ma non ha molto senso insistere sui paragoni perchè oggi,  paese che vai, bollicine che trovi.


Di sicuro, dai tempi del primo storico spumante italiano, firmato dai fratelli Gancia di Canelli nel 
1865,in Italia sono cambiate tantissime cose.
In meglio.

Negli ultimi decenni il consolidamento del Prosecco e gli sforzi compiuti sulla via della qualità, priva di compromessi di altri importanti comparti ad alta vocazione spumantistica come il Trentino, l'Astigiano e l'Oltrepò Pavese  con stili e metodi diversi, ma con molti punti fermi.

* Metodi e tipologie

Nell'arte spumantistica distinguiamo principalmente due metodi di produzione: 
metodo  classico (detto anche champenoise) e metodo Martinotti.


Il primo prevede una seconda fermentazione in bottiglia a seguito dell'introduzione di zuccheri e lieviti selezionati, prima di una serie di fasi successive (remuage e sboccatura) che culminano con l'applicazione del tappo a gabbietta metallica.


Il secondo - il metodo Martinotti o Charmat - contempla invece una fermentazione più breve e controllati in autoclavi, grandi recipienti pressurizzati, principalmente d'acciaio, più adatti alla produzione di spumanti dolci. da uve più aromatiche e fruttate.

* Brut, dolce e...

Nel metodo classico, a seconda  dell'aggiunta o meno dal liquore di dosaggio - composto principalmente da vino e zucchero - che viene fatta dopo la sboccatura, otterremo diverse denominazioni in etichetta:

Qui di seguito sono elencate a secondo della quantità del residuo zuccherino, dalla più bassa alla più alta percentuale:
- pas dosè  o dosaggio zero: senza aggiunta, con meno di 3 grammi per litro.
- extra brut:  tra 3 e 6 grammi per litro
- brut : tra 6 e 12 grammi per litro
- extra dry: tra 12 e 217 grammi per litro
- dry o sec: tra 17 e 32 grammi per litro
- demi sec: tra 32 e 50 grammi per litro
- dolce: più di 50 grammi per litro

Pas dosè, brut ed extra brut  sono molto diffusi tra gli spumanti metodo classico
extra dry e dry  spopolano tra gli spumanti a metodo Martinotti
L'Astri Docg  è invece il miglio esempio di vino spumante dolce.
                                                   


* A tutto pasto

Uno slogano sempre più diffuso e in voga recita: Bollicine a tutto pasto!

Gli spumanti si possono abbinare a pietanze di ogni tipo:
carne, pesce e verdure, primi e secondi.
In effetti nessun'altra tipologia di vino è altrettanto versatile!

Quindi  tutte le denominazioni di Franciuacorta, Oltrepò e Trento, dal pas dosé al brut , sono perfette per accoppiarsi ad :
- aperitivi, ma anche antipasti di ogni genere, 
   così come a risotti e primi piatti di pesce e crostacei in genere.

Va da sé, infine, che l'Asti sia il compagno perfetto dei
- dessert,
  di pasta frolla o cremosa
  e di ogni tipo di frutta fresca o secca.
Bollicine d'Italia
(Qualche consiglio)


*Valdobbiadene
  Superiore di Cartizze
  Docg Extra Dry
  Cantina Produttori di Valdobbiene

Perlage persistente e bouquet aromatico di mele e frutti bianchi per uno splendido esemplare di metodo Martinotti/Charmat:
Perfetto per l'aperitivo, i formaggi piccanti e i piatti di pesce anche aromatici.


Franciacorta DOCG
Brut Cuvée Prestigre
Cà Del Bosco

Da uve chardonnay e, in minor percentuale, pinot nero e pinot bianco, esprime grande freschezza nei suoi sentori fruttati e agrumati.
perfetto dall'aperitivo ai primi piatti di pesce.
Un grande delle bollicine italiane: inconfondibile


Trento DOC
Deni-Sec
Ferrari

Siamo di fronte a un demi sec molto adatto alla fine del pasto, accanto a dessert cremosi e secchi.
Ottenuto da uve chardonnay in purezza, esprime eleganti note floreali  e fragranze di vaniglia che si caratterizzano da una lunga persistenza al palato.


Asti SpumanteDOCG
Bera

Fiori d'arancio e salvia prevalgono su tutti gli altri profumi espressi da questo spumante dolce di moscato bianco, arricchito da un'importante acidità.
E' perfetto su ogni forma di pasticceria, ma anche accanto a insoliti aperitivi.




Come si serve lo spumante?
Per quanto riguarda i bicchieri, un'abitudine consolidata impone di servire il metodo Charmat tipo Prosecco in contenitori piccoli, tipo mezzo flute, o comunque in bicchieri non molto alti e dal volume ridotto.

I più strutturati metodo classico sono versati invece in flute più capienti o, meglio ancora, in calici-flute.


Per i dolci e gli aromatici si privilegiano le coppe.


Tempertature degli spumanti

*metodo Charmat/Martinotti e metodo classico vanno serviti tra gli 8 e i 10°C,  ma possono arrivare anche a 12 per prodotti più strutturati.

L'Asti può invece scendere a 6/8°C, a seconda dei gusti.


PROSIT a tutti!!!!!! 

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